Ne vediamo tanti a tavola durante le festività di Natale, ma non sempre siamo in grado di rispondere alla domanda dei parenti “Qualcuno di voi sa quali sono le differenze tra un torrone morbido ed uno duro?”.
Bene, abbiamo deciso di mettere a disposizione dei lettori, tramite questo blog, alcuni dei “segreti” della pasticceria italiana.
Cottura del torrone
La questione, che desta in tante persone molta curiosità, in realtà è molto semplice da spiegare: tanto più tempo l’impasto passa in cottura, quanto più duro diventerà il torrone, per via dello zucchero presente in esso che col tempo tenderà a disidratarsi.
La morbidezza o la durezza del torrone Gazzani
Il torrone è composto prevalentemente da miele, zucchero e mandorle tostate.
Il saccarosio, presente sia nel miele che nello zucchero, cambia la propria viscosità, disidratandosi, a seconda del tempo di esposizione al calore (non sopra i 180 gradi).
Per quanto riguarda i torroni morbidi il tempo di “cottura” è di circa 2 ore, per quel che riguarda il torrone classico si va intorno alle 4 ore.
Vari tipi di torrone e il nocciolato Gazzani
La nostra azienda Gazzani produce, secondo una ricetta antica, il torrone classico bianco duro e morbido, e un torrone speciale limone e pistacchio. Il torrone limone e pistacchio ha nell’impasto oltre alle mandorle anche pistacchi interi e presenta un profumo intenso di limone.
Della stessa forma del torrone, produciamo anche il nocciolato gianduia che però differisce molto dal classico torrone. Infatti, in questo caso, l’impasto è formato da cioccolato, nutella e nocciole.